5 giugno 2025. Oggi, in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente, siamo allarmati ma ancora ottimisti. Dobbiamo affrontare la cruda realtà del collasso climatico, della perdita di natura e biodiversità e della crescente desertificazione. Queste crisi colpiscono più duramente i più vulnerabili, soprattutto nel Sud del mondo, colpendo donne, comunità indigene, persone con disabilità, anziani e bambini.




Esortiamo i governi a presentare Contributi Nazionali Determinati (NDC) e Strategie e Piani d'Azione Nazionali per la Biodiversità (NBSAP) più ambiziosi e rispondenti alle esigenze di genere per affrontare queste sfide urgenti.
Esortiamo il settore privato, in particolare quello bancario e finanziario, a reindirizzare i capitali verso progetti sostenibili come le energie rinnovabili e l'agricoltura agroecologica riparatrice, eliminando gli investimenti nei combustibili fossili e nelle industrie dannose. Abbiamo anche bisogno che il settore privato, soprattutto quello finanziario e bancario, integri i rischi climatici e ambientali nei propri processi decisionali e dia priorità ai finanziamenti per le comunità vulnerabili, in particolare nel Sud del mondo.
Il settore privato deve allineare le proprie strategie a quadri globali come l'Accordo di Parigi dell'UNFCCC per garantire una risposta globale alle crisi climatiche e ambientali.

Quest'anno, in occasione del 10° anniversario dell'Accordo di Parigi, dobbiamo agire con decisione.
Non abbiamo tempo, lo status quo non è sufficiente. È necessario che tutti gli attori siano allineati per consentire sinergie tra le Convenzioni di Rio.
Questo sarà l'unico modo per dare una risposta unitaria ed efficace alle minacce interconnesse che minacciano le condizioni di vita sulla Terra.